Braccia incrociate oggi mercoledì 5 novembre anche dei medici di medicina generale dell’Alto Adige che hanno aderito allo sciopero nazionale indetto dallo SNAMI per difendere la libertà professionale e il futuro della medicina territoriale. Ad essere denunciate carenza di personale così come criticità nel sistema di digitalizzazione ma forti perplessità sono state espresse anche riguardo alle case di comunità.


